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Titoli di Stato Europei di Serie B: un motore di redditività per un portafoglio governativo?

Last Updated on 26/07/2024 by bowman

 Questo articolo segue quelli del 24 e del 27 settembre, e completa il profilo dei titoli di Stato “Investment Grade” (su cui le società di rating ritengono sia ancora possibile ‘investire’, piuttosto che ‘speculare’) europei.

Qui parliamo di titoli di “Serie B”: più volatili, i primi a scendere (o a rimbalzare) sui movimenti dei tassi. Molto più redditizi.

Come possiamo osservare vi è una linea netta di demarcazione tra quei paesi che si sono indebitati in euro ed hanno anche una produzione espressa in euro e quelli, più vulnerabili, che utilizzano valute locali più deboli. Questi ultimi andrebbero considerati, in un portafoglio, nell’Asset Class dell’Obbligazionario Emergente in Euro, piuttosto che in quella dei Titoli di Stato di Paesi Sviluppati.

Vale sempre il discorso che il rendimento da me calcolato è un rendimento assoluto annualizzato, non un rendimento confrontabile con quello di strumenti che producono capitalizzazione composta. In pratica, considerando il capitale K iniziale e quello K1 ricevuto a fine investimento si tratta solo di K1-K diviso per il numero di anni. Quindi una formula ‘corretta’ sul rendimento obbligazionario da risultati leggermente diversi.

P.C. 03/10/2022

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