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SIGFRIDO: un portafoglio Dinamico con strategia “Quality”

Last Updated on 27/07/2024 by bowman

La strategia del portafoglio SIGFRIDO nasce dalla volontà di sfidare l’azionario, in quanto reputato nel medio-lungo termine più redditizio e più capace di difendere dall’inflazione, ma approcciandosi alla situazione attuale di tassi d’interesse e andamenti di mercato. L’indice di CAPE indica come possibile una bolla su alcuni asset azionari, che potrebbero essere stati sovra-stimati nel periodo del Covid e negli anni del ribasso dei tassi d’interesse, rispetto al loro valore contabile ed alla loro capacità di produrre utili. Le ansie di una possibili crisi energetica e del rialzo dei prezzi tuttavia inducono il risparmiatore a non investire alla leggera in strumenti a rivalutazione nulla o negativa come gli asset monetari.

La strategia applicata è legata al concetto di “Quality Factor” come espresso dalla società MSCI: un filtro multi-fattoriale che predilige società con tre punteggi elevati nelle variabili fondamentali del ROE (alto ritorno economico sulle azioni), crescita relativamente stabile del titolo negli anni e bassa leva finanziaria.

Applico quindi una selezione che predilige ETF “Quality” ad un’asset allocation composta per 2/3 da azionario ed 1/3 da obbligazionario e monetario. Contengo anche il rischio valuta.

SIGFRIDO viene composto idealmente da:

30% Azionario Europa

18% Azionario USA

15% Azionario Paesi Emergenti

3% resto del mondo (Pacifico etc…)

33% di obbligazionario gestito in maniera flessibile*

La strategia flessibile sull’obbligazionario parte oggi, 3 novembre 2021, con una bassa esposizione ai tassi d’interesse e l’utilizzo di obbligazioni aggregate riducendo i bond bancari e gli asset poco liquidi. Nel tempo, in caso di rialzo dei tassi, può essere gestito opportunisticamente acquistando obbligazionari sui ribassi che contengano maggiore redditività.

La strategia è un Buy & Hold su revisioni ogni 9 mesi per 6 anni (12 revisioni). Ogni 18 mesi la quota di azionario/obbligazionario verrà riportata alle proporzioni 2/3 e 1/3. Gli strumenti potranno essere modificati (anche se il portafoglio è abbastanza ‘pigro’) seguendo la strategia “Quality” di SIGFRIDO.

La situazione iniziale è:

All’azionario MSCI World Quality ho abbinato per l’Europa un indice diversificato come il Vanguard Developed Euorpe e per la parte Quality e Growth il WisdomTree che oltretutto è focalizzato nell’eurozona. 

Nell’economia USA ho abbinato il Quality Income come fonte di dividendo elevato ‘Quality’ (il Quality-Dividend fu uno degli asset che resistette meglio alla bolla del dot com, per dire), ed il semi-attivo CAPE di Shiller di Ossiam per un approccio più ‘alternativo’ e quasi-Value.
Sui paesi emergenti ho ritenuto un pò rischioso utilizzare strumenti tematici e la selezione ‘Quality’ mi è risultata più complessa, quindi ho preso l’indice più diversificato in assoluto.
Sull’obbligazionario ho abbinato bond societari di buon merito creditizio brevissimi (quasi un deposito ti liquidità, anche se spesso sono stati i primi ad accumulare dividendi un pò più alti) e l’obbligazionario aggregato senza bancari a breve termine in obbligazioni molto liquide. Infine un conto deposito di Banca Aidexa (comunque tutelato dal fondo interbancario) con un tasso del 2% (buono di questi tempi) vincolato per 2 anni.
Il rischio valuta del portafoglio è limitato a circa il 32%, mentre l’esposizione azionaria è del 66%.
La prima revisione periodica è tra 9 mesi, a inizio agosto 2022, e osserveremo se nel tempo l’approccio Quality sarà più o meno resiliente di altri ad eventuali debacle dei mercati.
P.C. 03/11/2021

9 commenti su “SIGFRIDO: un portafoglio Dinamico con strategia “Quality””

  1. Una Banca? Il Core Tier rappresenta il capitale diciamo "proprio" rispetto al giro di soldi. Banche con Core Tier basso sono a serio rischio fallimento laddove anche una piccola parte dei crediti (attivi nel bilancio, ricordiamocelo! Quindi fanno SALIRE il valore contabile della banca!) fosse non onorato o ristrutturato. Poi c'è il ROE: Return on Equity. Quando utile netto ha prodotto l'ultimo anno diviso per il capitale circolante. Un ROE basso o peggio negativo rappresenta un momento assolutamente negativo per la banca, se il Core Tier è pure basso a breve necessiterà di aumento di capitale, insomma chi ha le azioni in mano deve mettere in conto probabile perdite e svalutazioni consistenti. Poi c'è la leva finanziaria, quanto è indebitata questa banca? La formula è (capitale proprio+capitale di terzi):(capitale proprio). Se è superiore ad 1 si sta facendo prestare soldi (bond) da restituire… se è superiore a 2 sono molti più i debiti del capitale proprio. Infine, importantissima, l'attività della banca (soprattutto per banche estere). Una banca d'investimento è MOLTO più rischiosa anche se tutto va a gonfie vele (vedi Leman Brothers), una banca retail e di credito meno, una banca depositaria è considerata sistemica e solitamente sicura, poi ci sono banche per modo di dire perché non fanno realmente nessuna delle precedenti ma solo servizi, una banca come Mediolanum (che essenzialmente da servizi di collocamento di strumenti finanziari) non sarà né grande finanziatrice, né grande debitrice e avrà poca dispersione sul capitale proprio e ROE e Core Tier piuttosto alto. E' difficile però che emetta bond per finanziarsi o offra depositi bancari remunerati se non per obiettivi strettamente commerciali d'altra natura. Per avere due dati: Unicredit ha Core Tier 15,5, ROE -4,81 e Leva Finanziaria 2,3. Fineco Bank ha Core Tier 41, ROE 21 e leva finanziaria 0,04% (qui non so come sia calcolata, è un dato morningstar). Ovviamente COME BANCA Fineco è solidissima… ma come Banca che fa? Mutui, affidamenti, finanziamento aziende ed enti, emette obbligazioni, remunera depositi? Assolutamente no, da solo servizi. Quindi è un istituto di "credito" per modo di dire. Banche piccole, recenti, ultra-specializzate, hanno spesso valori tutti positivi, ma sono piccole aziende (small cap) impegnati in specifici settori, non diversificate: credito al consumo, factoring etc… ovviamente una crisi specifica può coinvolgerle di più di JPMorgan che è sì banca d'investimento, ma anche retail, ed anche depositaria diversifica di più. In altre parole i valori finanziari possono facilmente evidenziare una criticità (guarda quelli delle banche in crisi), ma non è detto che i conti apposto preservino da tutto.

  2. Salve Bow,
    ti seguo praticamente da sempre, sei oramai un punto di riferimento per ciò che riguarda l'investimento personale. I contenuti del tuo blog sono fondamentali per chi come me oramai da qualche tempo vuol capire, studiare e mettere in pratica.
    Trovo quest'ultimo portafoglio davvero intrigante, soprattutto per il periodo che si sta vivendo sui mercati.
    A tuo avviso replicarlo a cifre dimezzate ha senso o il capitale investito non è significativo utilizzando determinati prodotti?

    grazie

  3. Ciao, ribadendo ovviamente che si tratta di portafogli di simulazione ed esercizio e non modelli da replicare, sul discorso masse la cosa mi sembra assolutamente fattibile. Personalmente mando avanti un PAC a mini-acquisti di ETF di 500 euro trimestrali e non ne ho avuto alcuna controindicazione. Faccio un esempio: se su Banca Sistema (banca principalmente online su cui ho un conticino per via dei bassi costi) la sottoscrizione di un ETF costa 5 euro, sottoscrivere 500 euro del Fidelity e 600 dell'Ossiam, 1400 per i due europei, 1500 per l'azionario emergenti e per l'UBS bond aggregato, 1200 per il World Quality e 900 per il Corporate bond mi costerebbe 40 euro, su un investimento di 9000 euro parliamo di 0,45% d'entrata, ti stupiresti di quanti prodotti finanziari vengono collocati ogni giorno con costi d'entrata dieci volte superiori (oltre a costi di gestione, performance, diritti fissi etc…). Ovviamente salvo una strategia di "value averaging" (PAC a piccole quote nel tempo) dividere 9000 euro su 9 ETF (poi sul conto deposito non saprei se è il caso…) non lo vedo molto sensato. Con una cifra 2,5 volte superiore (es. 25000 euro) già per me ha perfettamente senso. Ovviamente non è mio obiettivo suggerire specifici strumenti finanziari, ho preso in considerazione questi perché strumentali ad una simulazione su asset Quality o Quality-Dividend che in alcune bolle storiche avevano dimostrato maggior resilienza di altri asset (oltre a performance storiche molto molto interessanti), per vedere come si potrebbero comportare ad un cambiamento dei parametri di mercato. Per il resto mi sembra piuttosto diversificato, bilanciato per rischio valuta etc…

  4. Chiarissimo, as usual, grazie della risposta. Della logica di questo portafoglio, infatti, mi intriga proprio la diversificazione atta a provare a "tener botta" in un eventuale scenario di ritracciamento pesante del mercato.

  5. Sì, vero. Però guardiamo gli ultimi portafogli revisionati: Baliano rischioso ma 'difensivo', Sigfrido parimenti dinamico ma alla ricerca di fondamentali 'Quality', Morgana che punta su uno specifico scenario (tassi, rialzo/tenuta dollaro) per la sua strategia C&B che certo diversificatissima e bilanciata non è, Miden che applica una filosofia No-Risk relativamente al mercato, Patroclo che è 'semplicemente' prudente. Tutti approcci di chi ha guadagnato, consolidato, e si prepara ad un potenziale rialzo dei tassi forse con storno dell'azionario. Come vedi io NON SO cosa accadrà, ma in base a degli scenari plausibili (l'inflazione era plausibile e iniziamo a sentirla, i tassi sono plausibili etc…) ho creato 5 portafogli COMPLETAMENTE DIVERSI, con 5 strategie diverse, per affrontare la cosa. Per dire l'ipotetico investitore con un certo patrimonio potrebbe anche metterle in atto tutte e 5. Vedremo se davvero i parametri di mercato cambiassero rispetto a quello che, salvo marzo 2020, stiamo vedendo da 3 anni (2019-20-21) quale di queste strategie reggerà meglio, quale sarà più o meno vincente e soprattutto se tutte quante saranno qualcosina più difensive rispetto al classico approccio 60% MSCI World + 40% Global Aggregate Bond Hedgiato.

  6. Uh che bello…finalmente un pochino di spam anche su Oro Spezie e Tulipani…si vede che il blog sta scalando le vette delle indicizzazioni Google…che onore…

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