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PROMETEO: il portafoglio pigro “Azionario Growth” in crescita del +29,44% in 16 mesi

Last Updated on 26/07/2024 by bowman

Nuova revisione periodica di PROMETEO, un portafoglio che aggrega vari ETF azionari con tema ‘Azionario Crescita’, indubbiamente uno degli asset più premiati dal mercato nell’ultimo anno.

Osserviamo la situazione di PROMETEO al 30 aprile 2024:

Osserviamo che tutti gli asset di prometeo sono in crescita, quasi tutti a due cifre. Il controvalore attuale del portafoglio è di 129428,47 euro, in crescita del +29,44% rispetto a 16 mesi fa, quando il portafoglio è stato creato.

La strategia essenzialmente “pigra” di Prometeo non mi obbliga ad alcuna revisione o ribilanciamento, semplicemente osserveremo la situazione del portafoglio tra 8 mesi, a dicembre del 2024, ed in occasione del secondo anniversario dell’investimento.

P.C. 30/04/2024

5 commenti su “PROMETEO: il portafoglio pigro “Azionario Growth” in crescita del +29,44% in 16 mesi”

  1. Rispetto ad un suo ipotetico benchmark come un Msci world, sei soddisfatto dell andamento di questo portafoglio?
    Siamo attorno al +30%, quindi risultati simili.

  2. Siamo nell'inquietante situazione in cui il MSCI World sta diventando sempre più un indice non solo Large Cap, ma anche Growth. Qui abbiamo oltre il 25% di azionario europeo, differenza molto significativa con l'attuale MSCI World. La differenziazione ovviamente rimarrà nel mancato ribilanciamento settoriale: questo è un portafoglio che per 8 anni rimarrà focalizzato su titoli e settori "Growth", mentre il MSCI World in caso di recessione potrà bilanciarsi in altro modo. Se si ricerca una maggiore crescita a 8 anni tramite investimenti ben diversificati ma con strategia "Growth" PROMETEO è una possibilità. In questo primo anno e poco più ha comunque eguagliato la performance del MSCI World, ma… attenzione… con 15% di azionario dei paesi emergenti (che ha sottoperformato e non è presente nel MSCI World) e 25% di azionario europeo. Ovviamente asset come il Nasdaq, i tecnologici puri, il Nord America hanno singolarmente sovraperformato MSCI World. In sintesi non è la stessa cosa, al momento è andata bene, ma siamo davvero all'inizio.

  3. Portafoglio molto interessante, da neofita avrei una domanda un pochino "off topic". Nel mio piccolo portafoglio di ETF ho un vanguard S&P 500 ed un I shares Core EURO.
    Per completare la diversificazione geografica, volevo acquisire un ETF paesi emergenti.
    Vedo in questo portafoglio un ETF VANGUARD EM ESG ad accumulo che mi sono andato a vedere ed ho notato che oltre ad essere molto recente è anche molto piccolo.
    Lei pensa che sarebbe meglio orientarsi su un etf con piu storicità e di piu grandi dimensioni, oppure potrebbe essere una scelta corretta anche quello presente in questo portafoglio ?
    Grazie ed un saluto

  4. In realtà il ricorrere ad ETF molto "piccoli" può avere principalmente due tipi di svantaggi storici: trovare un book relativamente deserto e quindi avere problemi con gli ordini a prezzo limite o, un tempo, con lo spread di acquisto al meglio; rischiare che la società d'investimento non avendo raccolto masse nell'ETF nel tempo lo fonda o lo liquidi perché non è conveniente tenerlo. Il primo problema è ormai minimo: il prezzo limite se non raggiunto da traders viene comprato o venduto dal market maker quando il NAV si avvicina alla soglia, sullo spread Vanguard usa un'ingegnerizzazione del tutto informatica dell'immissione di quote di ETF e quindi anche ordini a 4-5 cifre su ETF minimi a me hanno dato spread dal prezzo di riferimento di frazioni di millesimo. Il secondo problema riguarda magari le case poco presenti oppure ETF di nicchia su strategie strane, che non hanno presa e vengono fatti scomparire, Vanguard è una casa enorme e non mi sembra abbia avuto queste politiche, ha sostituito alcuni ETF tematici (es. i Factor) con altri più generalisti quando si sono imposti sul mercato italiano. Infine entrambi i problemi sono irrisori: uno spread può essere positivo o negativo ed anche averlo negativo dello 0,5% su un azionario emergenti ha un impatto davvero minimo per un cassettista. La liquidazione di un ETF comporta la 'vendita' al NAV di chiusura, certo non una perdita… e si può sostituire l'investimento con un altro sullo stesso indice.

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