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PERICLE: preparare il portafoglio aggressivo opportunistico alla calura estiva

Last Updated on 26/07/2024 by bowman

Dall’ultimo ribilanciamento di PERICLE, il portafoglio aggressivo/opportunistico che simula una gestione “attiva” per farne comprendere quali spesso ne sono le dinamiche, sono trascorsi tre mesi.

Tre mesi indubbiamente difficili, in cui le conseguenze dell’inflazione e della destabilizzazione geopolitica stanno pesando sull’economia mondiale e sui mercati con una serie di significativi rialzi dei tassi.

Andiamo a vedere cosa è accaduto al nostro portafoglio aggressivo:

Il controvalore di PERICLE è al 18 giugno 2022 di 119825,16 euro, mantiene quindi un gain del +19,72% in tre anni esatti, ma ha subito da marzo una spiacevole flessione del -7,47%.

Il contesto di mercato è, tuttavia ampiamente cambiato e, nella piena strategia del portafoglio è il momento di apportare numerose modifiche.
Innanzitutto vado ad alimentare la liquidità a mia disposizione con una serie di vendite:
– Rimborso iShares USD High Yield Bond Distr. (obbligazionario alto rischio in dollari) per 4322,35 euro (al netto delle commissioni di negoziazione), portando la minusvalenza accumulata dai precedenti 89,38 euro a 584,9 euro. Questa minusvalenza mi serve, per questo ho effettuato per prima questa operazione.
– Rimborso xTrackers MSCI Mexico per 1465,74 euro netti
– Rimborso iShares MSCI South Africa per 1466,75 euro netti
– Rimborso iShares MSCI Brazil per 2103,5 euro netti
– Rimborso iShares UK Property GBP per 5107,85 euro netti
– Rimborso SPDR 0-5 yr Emerging Markets Bond USD dist per 7796,15 euro netti
Perché queste operazioni? Dopo due rialzi dei tassi FED ed in attesa di un’operazione simile BCE ritengo che l’esposizione al dollaro sia eccessiva. Oltretutto ho deciso di ridurre l’esposizione ai paesi emergenti (ho lasciato la Cina sperando in un ulteriore recupero, data la forte svalutazione dai massimi) in vista di un’estate potenzialmente molto volatile e di sostituire azionario immobiliare locale con un altro più globale. Vado ora ad eseguire i rimborsi che ‘assorbono’ minusvalenza:
– Rimborso l’ETC sul piombo (ETFS Lead) per 1729 euro (-203 euro di minus)
– Rimborso l’ETC sul franco svizzero (Wisdomtree Long CHF) per 1039,72 euro (-35,9 euro di minus)
– Rimborso l’azione ACCOR per 1711 euro (-91,3 euro di minus)
La minusvalenza residua che mi porto al prossimo trimestre è quindi ridotta a 254,7 euro.
La liquidità disponibile è attualmente di 39007,01 euro. Quali opportunità, nella ratio della strategia ‘libera’ ma ‘opportunistica’ di PERICLE, mi offrono oggi i mercati?
Beh, banalmente le obbligazioni hanno rendimenti che non si vedevano da molti anni, anche quelle a breve termine.
Ricordo che la prima data per uno stop potenziale di PERICLE è a settembre 2023, quindi è bene non eccedere con la durata finanziaria, pur essendo un portafoglio flessibile anche nell’orizzonte temporale e potendo quindi spostare la chiusura fino ad un massimo di 10 anni.
Vado quindi a fare shopping con gli attuali prezzi di mercato, reinvestendo 1/3 esatto del capitale.
– Compro 4 quote del mitico Invesco eQQQ Nasdaq100 distr., la prima rata forse di un futuro “PAC” sul Nasdaq che inizia a sfruttarne un calo sensibile e che da tempo aspettavo (peccato non averlo ‘azzeccato’ in precedenti manovre di PERICLE, ma è il rischio che si corre con la gestione attiva: fare errori di stima). Lo pago 1055,8 euro.
– Compro 10 quote anche del Credit Suisse EPRA NAREIT Developed Green Blue a distribuzione: immobiliare globale con un filtro tematico sull’edilizia con buoni rating green, potenziale focus di future politiche di rilancio del settore se ci sarà la crisi del real estate che una recessione globale potrebbe causare. Inizio una sorta di accumulo potenziale qui con i primi 1084,8 euro di investimento.
– Compro un bond sovranazionale in euro, con un rendimento che non avremmo mai creduto possibile solo pochi mesi fa: European Investment Bank Tasso Fisso 0,125% aprile 2025 (neanche 3 anni) che oggi si compra al prodigioso prezzo di 95,77 euro. Spendo 4786 euro.
– Compro un derivato rischioso (leva 3) sul ridimensionamento del dollaro (Wisdomtree Short USD 3x) puntando ad un riallineamento dei valori con il rialzo della BCE atteso a luglio, dato il rischio spendo solo 1522,8 euro per 200 quote.
– Aggiungo 5 quote (1011,25 euro) al SPDR Europe Industrial, uno degli asset più critici, mediando a ribasso
– Sottoscrivo un’obbligazione alto rendimento della Metro, tasso fisso 1,5%, scadenza marzo 2025, pagandola 91,37 ovvero 2738,6 euro per 3000 di nominale!
– Sottoscrivo un’obbligazione alto rendimento della Thyssen, tasso fisso 2,5%, scadenza febbraio 2025, pagandola 94,5 ovvero 2832,5 euro per 3000 di nominale!
– Sottoscrivo un’obbligazione alto rendimento della Renault, tasso fisso 1%, scadenza novembre 2025, pagandola 90,03 ovvero 2698,4 euro per 3000 di nominale!
– Compro ulteriori 125 quote del SPDR Global Aggregate Bond Euro Hedged, il “core” dell’investimento obbligazionario, l’ETF più diversificato di tutti, mediando il prezzo di carico approfittando del rialzo dei tassi. La spesa è di 3386,25 euro.
– Compro il Lyxor ESG USD High Yield Bond EurHedged, questo va a sostituire l’obbligazionario High Yield che ho rimborsato di iShares, il motivo è la riduzione del rischio valuta. 60 quote le pago 4465,4 euro.
– Aggiungo 1000 euro al mio problematico investimento nel debito pubblico rumeno, spendendo appena 836,1 euro e mediando un pò il prezzo di carico.
– Investo nel xTrackers Emerging Marketss USD Government Bond con hedging, uno degli asset che si è più svalutato nell’obbligazionario nel 2022: notiamo che l’investimento va a sostituire il SPDR Emerging Markets Bond a breve duration ed in dollari, che ho venduto addirittura in guadagno. Il costo è di 2584,8 euro.
– Infine, data la situazione dei tassi, tenere liquidità libera sul conto non mi sembra sensato. Anche investimenti “Cash” in titoli di Stato hanno una (seppur minima) remunerazione, quindi la liquidità la impiego in un BTP brevissimo: 10000 di BTP Tasso Fisso 0,6% scadenza 15.06.2023 (1 anno… una sorta di BOT) che sottoscrivo pagandoli 9977,6 euro.
La situazione finale è la seguente:

Notiamo come si è ‘spostata’ l’asset allocation di PERICLE. Oggi abbiamo: 53,55% capitale di rischio (azionario) e 46,45% capitale di debito (obbligazionario). Stiamo quindi molto sovra-pesando l’obbligazionario rispetto all’asset allocation iniziale 80/20, tuttavia per i portafogli “flessibili” è previsto.
Al terzo anno il portafoglio è diviso grossomodo in:
17,5% Azionario Internazionale/Globale
7,5% Azionario Europa
8% Azionario del Pacifico/Oriente Evoluto
11% Azionario dei Paesi Emergenti
1% Azionario USA/Tecnologico
3,2% Azionario Immobiliare
15,15% Titoli di Stato Europei
10% Titoli di Stato USA in dollari
5% Obbligazioni Societarie
10,6% Obbligazioni Alto Rischio/Rendimento
5,7% Obbligazioni dei Paesi Emergenti
1,25% Alternativi ad Alta Volatilità (Derivati)
4,1% Commodities
Questo è stato l’andamento dei primi 3 anni del portafoglio flessibile/opportunistico:
Dopo questa ristrutturazione possiamo mandare in ferie PERICLE e dargli appuntamento a settembre.
P.C. 18.06.2022

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