Last Updated on 27/07/2024 by bowman
Ritengo che DEDALO sia, e sicuramente lo sarà nei prossimi anni, in assoluto uno dei portafogli più sfidanti, ma anche uno dei più interessanti dal punto di vista “didattico”.
E’ la storia di cosa accade ad un investitore che inizia un investimento con obbligazioni a lunga durata finanziaria nell’epoca storica conosciuta di più bassi tassi d’interesse globali sull’obbligazionario. Qualcosa che dovrebbe attrarre il vivo interesse dello studioso della consulenza finanziaria (ne esistono? O sono solo?).
La risposta alla domanda “come investire in questa epoca in obbligazionario lungo?” è la risposta che danno tutti i consulenti in espresso conflitto d’interesse che il giorno prima hanno sentito il webinar dell’impomatato “vice president” del marketing di qualche asset manager americano: flessibilità e ‘opportunity’.
E però è sbagliata.
Sbagliata NON perché io non utilizzi in Dedalo un approccio flessibile ed opportunistico e che non lo faccia tenendo la DURATION bassa a fronte di una maturity media dei titoli obbligazionari “core” dell’investimento lunga se non molto lunga… ma perché io personalmente mi fido pochissimo di lasciar applicare queste strategie flessibili e quindi “libere” a gestori di fondi attivi, cui tolgo anche molti controlli grazie alla parola magica ‘obbligazionario flessibile’. Troppi interessi sull’obbligazionario, troppi errori che non vengono fatti certo dal gestore, ma dalla ‘politica commerciale’ dettata dalla casa madre.
Esempio banalissimo: oggi vedremo, a livello accademico, come alzare le cedole mettendo una spada di Damocle spaventosa in testa al capitale (che qualche anziano, allo sportello, apostrofa con un “me state a ridà i sòrdi mia” che se non nella forma legale, diventa abbastanza veritiero nei fatti… anzi meno dei “sordi tua”).
Ed allora l’obbligazionario flessibile ha senso, ma se realizzato, secondo me, dal proprio consulente nel proprio SPECIFICO interesse e nella propria SPECIFICA strategia.
La strategia di DEDALO la conosciamo: si parte da conti deposito e si entra, nel corso dell’inevitabile progresso dei tassi d’interesse che partivano ad aprile 2020 nel bel mezzo della crisi-Covid ad un minimo storico, in un paniere molto diversificato di Obbligazione, predilegendo le maturità lunghe, ma non sovrapesando high yield, emergenti o valute più di quanto sensato per mantenere conservativo il portafoglio. I dividendi, anziché distribuiti, vengono accumulati in una sorta di “Piano di Accumulo” (sarebbe giusto dire Value Averaging) su strategia personale ACNI (“All Country World, Nasdaq Increased”).
La situazione di DEDALO al 12 giugno 2021, dopo un anno dalla sua creazione è la seguente:
Il capitale iniziale di 500000 euro è cresciuto di 30000 euro (DEDALO è a +6,18%), riscontriamo però una lieve flessione rispetto a 4 mesi fa, questo a causa essenzialmente di un progressivo rialzo dei tassi d’interesse. Anche se spesso sentiamo dire il contrario dobbiamo tenere conto che il tasso EurIRS 30 anni, che 4 mesi fa era 0,27-0,3 oggi è a 0,47, ma nell’ultimo mese ha sfiorato anche 0,6. I governativi più lunghi ovviamente sono molto sensibili a questo.
Per prima cosa andiamo ad accumulare, come da strategia, i dividendi netti ricevuti in questi 4 mesi sull’azionario Vanguard FTSE All World. La cifra ammonta a 1890,42 euro, inclusi gli interessi dei conti deposito IBL e Illimity giunti a scadenza. In particolare abbiamo avuto cedole nette molto alte dal titolo di stato del Sudafrica (492,18 euro), dall’obbligazione subordinata di Commerzbank (177 euro) e dal titolo di Stato Messicano in dollari scadenza 2110 (165,31 euro).
Con 1857,2 euro (inclusi 5 euro di negoziazione) vado a sottoscrivere 20 quote, che fanno “value averaging” adattando il prezzo di carico e il gain del mio investimento azionario.
Ho deciso però di proseguire anche nella mia conversione progressiva della liquidità in obbligazionario.
Innanzitutto voglio sostituire la mia micro-esposizione in sterline britanniche dalla liquidità (Revolut Multi-Currency) che rimborso, ad un’obbligazione e scelgo la Credit Suisse-Fix Float Cap 07gn26 sottoscritta per 2000 sterline e che oggi quota 98,14 (sotto la pari).
Procedo quindi ad aggiungere 2000 euro anche al titolo di stato francese Francia 2052 a 0,75%, che è uno dei governativi che ha subito una più significativa flessione negli ultimi mesi. Ci sarà sicuramente molto da mediare negli anni futuri su questi titoli… ed è esattamente nella strategia di DEDALO.
Altro titolo che voglio aggiungere alla nostra collezione è un titolo in Dollaro Australiano, valuta interessante poiché storicamente correlata ai cicli di alcune materie prime legate a picchi d’inflazione, al tempo stesso è la valuta di un paese sviluppato e non emergente. Scelgo quindi di aprire una posizione con 2000 dollari di Intesa S.Paolo 2,25% AUD al 29.03.2028, al costo 1305,6 euro.
L’ultima aggiunta volevo farla per mostrare invece un altra strategia spesso applicata in maniera alquanto “pericolosa” dai fondi flessibili, che però applico per una cifra irrisoria: puntare su valute molto debiti e che si svalutano ma che garantiscono cedole (e quindi dividendi, nei fondi a distribuzione) molto alti. Il che spesso significa sacrificare il capitale per le cedole.
Sottoscrivo quindi appena 894,74 euro di un’obbligazione sovranazionale cinese emessa in Lira Turca, una delle più problematiche valute del mondo. Asia Infrastructure Investment Bank TF 14,1% Set24 che sottoscritta a 91,3 assicura un 15,44% di cedola sul capitale investito! Ovviamente il problema è capire se da qui a 3 anni la lira turca si sarà svalutata ad un tasso superiore al 15% annuo.
Ho impiegato in nuove obbligazioni 6390,85 euro, rinnovo dei conti deposito, che trovo a tassi secondo me assolutamente interessanti:
– Conto Deposito Vincolato Finint Online, 1 anno, tasso 1,05% per 20000 euro
– CONTOPROGETTO libero, 9 mesi, interessi trimestrali, tassi 1% per 50000 euro
– Conto FCA Bank, 24 mesi, tasso 1,5% annuo, per 50000 euro.
Il risultato finale è il seguente:
Il prossimo appuntamento con il nostro ‘labirinto obbligazionario’ è a settembre, tra 3 mesi, per l’accumulo sul Nasdaq.
P.C. 12-06-2021